Il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo sull’assemblea di WMI che conteneva più inesattezze, errori marchiani e giudizi offensivi che altro. Questa la lettera che ho mandato al direttore, con in copia l’autore dell’articolo e la redazione:

Egregio direttore,
in merito all’articolo comparso a pagina 25 del Corriere della Sera di lunedì 10 marzo 2008, firmato da Andrea Galli, “Il raduno dei wikipediani: sul web si impara di tutto” le chiedo di effettuare le seguenti rettifiche:
* “Assemblea a Milano per gli autori italiani dell’enciclopedia virtuale” è scorretto. Si è trattato dell’assemblea di Wikimedia Italia e i partecipanti erano i soci. La maggior parte di essi scrive su Wikipedia ma non tutti. E non erano tutti italiani.
* “un vertice nazionale per i redattori della biblioteca di internet”, come sopra: non si è trattato del vertice nazionale dei redattori.. inoltre Wikipedia è un’enciclopedia non una biblioteca (ribadito almeno tre volte).
* i virgolettati attribuiti ai vari personaggi: mi chiedo come sia possibile che siano presenti dei virgolettati se il sig. Galli prendeva appunti su un taccuino segnando unicamente un paio di parole per riassumere intere frasi pronunciate dagli intervistati. Personalmente disconosco il virgolettato che mi viene attribuito.
* non ho mai detto “Wikipedia Italia”
* la vicenda Gatto Nero è completamente inventata, almeno nei termini in cui è stata scritta. Gatto Nero è stato radiato da Wikimedia Italia per denigrazione nei confronti dell’associazione e dei suoi soci, e per comportamento nocivo nei confronti del progetto Wikipedia
* “alzata di mano, voto unanime, Gatto Nero è trombato” 35 favorevoli, 15 astenuti e 11 contrari non è unanimità
* “Dove tutti sono nessuno, e altrimenti non si chiamerebbero soltanto coi nickname, le identità virtuali. Nome e cognome non esistono”, detto di persone che avevano tutte un cartellino con scritto in caratteri molto grandi il proprio nome e cognome e in caratteri decisamente più piccoli il proprio nickname.
* “nella quarantena imposta a Gatto Nero” a parte che si tratta di una persona e non di un appestato, è stata una radiazione
* “vagano certi volti pallidi modello ragioniere al mare d’agosto, qui, certi lungagnoni magri, certi pensionati dagli occhi spiritati che sembrano di ritorno da una guerra o dalla luna” su queste affermazioni esigo delle scuse, perché lede la dignità dei nostri associati e l’immagine di tutta la nostra associazione.
* “uno si registra e spara dentro a piacimento il proprio bagaglio culturale” è una affermazione che sminuisce il lavoro di centinaia di migliaia di persone e contiene un errore di fondo: non è necessario registrarsi
* “ha varato sezioni interamente in altre lingue” non è vero: Wikipedia esiste in oltre 250 lingue, dove le lingue sono riprese dalla la normativa ISO 693-3 sebbene alcune di esse vengano comunemente considerate dialetti in Italia
* “dobbiamo convincere il Meridione a seguirci” è una frase che non è mai stata pronunciata (abbiamo le riprese video dell’assemblea nel caso voleste verificare)
* “ha inviato a Wikipedia 14mila notizie” (ripetuto due volte) è sbagliato. Ha effettuato 14mila interventi di modifica (una modifica non corrisponde necessariamente ad una informazione).
* Wikipedia non ha un board mondiale. Io faccio parte del consiglio direttivo di Wikimedia Foundation
* non esiste alcuna assemblea direttiva
* Jacopo Celentano non era il più giovane presente (lo era Pietro invece, citato in coda all’articolo)
* Pietrodn non ha 13 anni e Ramac non ne ha 14.. sono stati entrambi ringiovaniti di un anno
* Pietrodn e Ramac non sono novizi, Pietrodn partecipa al progetto Wikipedia da diversi anni

Ho personalmente consegnato al sig. Galli del materiale informativo, tra cui una copia cartacea di questo documento che non mi risulta sia stato consultato (a differenza del rapporto Nielsen sul traffico, citato ma senza attribuzione).
Sono assolutamente incredula e indignata di come il Corriere della Sera abbia potuto pubblicare un articolo così pieno di imprecisioni. Vi inoltre faccio presente che diversi blog e sulle pagine di coordinamento di Wikipedia stessa siano presenti accesi dibattiti su questo articolo.
Onde evitare (evitarci!) episodi simili in futuro vorrei avere la possibilità di leggere gli articoli che riguardano Wikimedia Italia prima che questi vengano pubblicati.

Distinti saluti,
Frieda Brioschi
Wikimedia Italia

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Ho appena finito di guardare questo video di Arturo Di Corinto. A parte l’intervento di Vita che onestamente mi sembra un po’ troppo lungo (l’impressione alla fine è che il filmato sia per metà incentrato sul suo intervento), mi è piaciuto molto.

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Neuroni in fuga by

10 Mar
2008

Zapatero vince le elezioni in Spagna. Da Madrid un mio ex collega mi chiede perché non vado a lavorare da loro.

Chissà, magari un giorno mi deciderò davvero…

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Come si tappano le fughe di informazioni da un impianto basato sulla fiducia?
Da qualche mese il mondo WMF sta sperimentando la scomoda certezza che tra le persone di fiducia (in diversi ambiti) ce ne sia qualcuna che di fidata proprio non è.
Qualche mese fa alcune mail postate su internal-l sono state inoltrate a Kelly Martin (un paio d’esempi); la famosa manipolazione da parte di Jimbo della voce su Rachel Marsden (per altro mai avvenuta, il telefono senza fili della stampa è ottimo a distorcere le informazioni) deriva da una fuga di notizie da otrs-en-l; dalla ComCom escono alcune mail di Anthere ed infine è stata segnalata una fuga di notizie (di cui non so molto) anche dalla lista dell’Arbitration Committee.
Le soluzioni e le idee per ora latitano.. il problema chiaramente non è tecnico e mina pesantemente uno dei nostri pilastri.

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Ieri leggendo il Corriere (edizione cartacea) e trovando una intera pagina dedicata ai fattacci privati di Mr. Wales e una serie di approfondimenti (sui modi di terminare una relazione e un elenco di quelli più cafoni), un po’ mi sono scoraggiata e ho pensato “Non dev’essere successo proprio nulla nel mondo..”.
Per fortuna sbirciando la stampa estera qualcosa succede e le riflessioni e gli interrogativi colgono anche il wikimondo.

Delegate’s obsession a benefit to the Net dal Baltimore Sun del 3 marzo 2008
Sul Wikipedia Signpost segnalano che anche a Hollywood non sanno cosa siano le licenze libere e l’attribuzione.
La versione in inglese di Wikinews non si esime dal raccogliere tutte le notizie circolanti sull’esimio fondatore.
Jimmy Wales and Andrew Keen Debate Web 2.0 su Fora.TV il 28 febbraio 2008
PrWeb dà la dimostrazione finale che Wikipedia non è più un nome proprio, bensì un sostantivo.
Microsoft non si arrende e dopo il tentativo di wikizzare Encarta ora arriva Micropedia.
Dopo Brockhaus un’altra enciclopedia “cartacea” annuncia che stenta a sopravvivere.
Something Wiki This Way Comes – How Wikipedia is changing the way we find, share and retreive information, una riflessione sui cambiamenti che Wikipedia apporta agli usi abituali

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PI: BDB & FB by

5 Mar
2008

Che non è un messaggio in codice ma semplicemente: “Punto Informatico: Bonaventura Di Bello & Frieda Brioschi”.
Domenica sera mi ha scritto Paolo De Andreis chiedendomi se mi andava di rispondere a una lettera a proposito di ‘pedia che aveva ricevuto. Avendo un po’ di tempo mi sono cimentata nella stesura del papiro.
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Mi capita, più spesso di quanto non mi piacerebbe, di ritrovarmi impelagato in animate discussioni sulle cosiddette medicine alternative. Nulla di male in tutto questo, alla fine io ho le mie idee e gli altri le loro, se non fosse che, spessissimo, i sostenitori delle varie terapie alternative (e, a volte, anche i sostenitori della medicina accademica) tendono un po’ ad accorpare le varie discipline senza fare le distinzioni del caso. Inevitabilmente si crea un gran casotto.

Vediamo di orientarci un po’:

La medicina naturale è quella che potrebbe essere chiamata, informalmente, la medicina della nonna. Ovvero si tratta di un corpus di rimedi tramandati in maniera informale atti a curare i disturbi tipici di tutti i giorni. Tutti abbiamo esperienza della tisana o dell’impacco di erbe per guarire un mal di pancia, una infiammazione ecc. Sebbene l’efficacia di questi rimedi sia piuttosto variabile, questo tipo di terapie non sono affatto in disaccordo con la medicina accademica. Anzi, si potrebbe quasi dire che gran parte di questi rimedi sono stati scoperti provando e riprovando e quindi seguendo un rudimentale metodo scientifico.

Per naturopatia invece si intende una serie di discipline (che vanno dall’aromaterapia alla cromoterapia) nate negli ultimi anni dell’800 negli Stati Uniti, accomunate dall’idea che la malattia altro non sia che l’effetto di uno squilibrio energetico e che quindi la guarigione possa essere facilitata da terapie atte alla ricostituzione di questo equilibrio (n.b. “facilitata” vuol dire che, tranne che in rari casi, i naturopati non si pongono come sostituti dei medici ma propongono terapie da eseguire in parallelo ai normali trattamenti medici).

L’omeopatia è invece una disciplina (nata agli inizi dell’800 in Germania) che si basa su principi del tutto differenti. Infatti i due cardini dell’omeopatia sono due: il simile cura il simile (similia similibus curantur) ed il potenziamento tramite diluizione. Il primo, essenzialmente, afferma che la cura di una malattia deve avvenire tramite una sostanza capace di provocare gli stessi sintomi della malattia; in questo modo i sintomi indotti dalla sostanza si sostituiranno alla malattia stessa e, in seguito, svaniranno senza lasciare tracce. Il secondo invece afferma che, per ottenere l’effetto desiderato, non solo non c’è bisogno di usare queste sostanze in alte dosi, ma addirittura maggiore è la diluizione e meglio è. Diluizioni tipiche dell’omeopatia sono le cosiddette 12D pari a un cucchiaino da tè di sostanza in mille piscine olimpioniche di acqua. Questi principi sono in netto contrasto con quelli della medicina accademica (il secondo poi è anche in contrasto con i principi della fisica e della chimica) e questo ha portato scontri, spesso aspri e pieni di colpi bassi, fra i sostenitori dell’una e dell’altra disciplina.

Una volta che si conoscono le varie discipline decidere a quale affidarsi per la propria salute è questione di gusti e scelte personali. L’importante però è informarsi.

Tempo di donne by

4 Mar
2008

Terminata con successo la seconda edizione italiana del Girl Geek Dinner e in attesa per la terza (si mormora a maggio), le geek possono ritrovarsi al “DOnne e TEcnologie, una DOTE per l’Italia“, convegno organizzato in occasione dell’anno europeo per l’e-inclusion dal sottosegretario Beatrice Magnolfi.
Sebbene io compaia nel calendario, non potrò esserci.. il lavoro non mi lascia.

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Famolo strano by

3 Mar
2008

Mentre USA e Canada sono sconvolti dalla relazione Wales – Marsden (qui la dichiarazione ufficiale di Jimbo in merito), l’Italietta è alle prese con un sindaco in cerca di giustizia (o forse di un po’ di pubblicità gratis).

@update: corriere.it si è distinto in entrambe le occasioni per la correttezza delle informazioni fornite.. 😐

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Rilevatore di post fuffa! Warning! Questo articolo è stato scritto solo perchè la Ubi ha finanziato con 5 Euro per il dominio del progetto, altrimenti ciccia! 🙂

Se c’è una cosa che mi diverte della rete è che se chiudo gli occhi ed immagino di poter fare una cosa, beh, la posso veramente realizzare.

Il mio capoufficio è in ferie da settimane ormai, e a me tocca metter mano al suo lavoro: pinga qui, fai un traceroute là, controlla se quel router risponde.
Ho avuto una sovraesposizione agli indirizzi IP.

Poi ci sono i miei soliti quanto odiati lavoretti grafici: colora qui, fai un ritocchino là, controlla se quel banner risponde.
Ho avuto una sovraesposizione ai colori.

Bon, 2+2=4 e mi accorgo paradossalmente che la quadricromia e i quattro numeri puntati di un indirizzo IP hanno molto in comune.

Ho chiuso gli occhi e ho immaginato questo.
4 righe di codice: per vedere questa immagine completa, beh, c’è bisogno di voi.
E anche a questo provvede la rete, io non devo fare più nulla.

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