Qualche giorno fa ho avuto il piacere di vedere in anteprima 10domande (qui la presentazione del suo creatore).

Il progetto è in sé piuttosto semplice: si tratta di una nuova idea di giornalismo partecipativo, in cui i navigatori sono invitati ad inviare un video contenente un quesito per i candidati premier alle elezioni politiche 2008.
Le tappe del progetto sono:
* fino al 23 marzo, raccolta delle videodomande. I video saranno votati dagli utenti e le dieci domande col maggior numero di consensi rappresenteranno i quesiti che saranno inviati ai candidati;
* dal 25 marzo, le domande saranno sottoposte ai candidati premier. Le risposte saranno pubblicate sul sito di 10domande
* entro il 13 aprile e potranno essere votate dagli utenti che decideranno se i politici hanno replicato in modo soddisfacente.
In questo momento sono presenti 38 domande e 1999 voti, la domanda con più consensi ha 52 punti (108 positivi e 56 negativi).

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Neuroni in fuga /4 by

14 Mar
2008

La fiducia nelle possibilità dell’Italia di produrre una ricerca scientifica e tecnologica degna di questo nome diminuisce a vista d’occhio.

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OpenCamp 2008 alla Città dell’altra economia.
Wikimedia Italia e i wikipediani ci saranno (anche moi!).

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“Condividi la conoscenza” all’Innovation Forum 2008.

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YES, WE CAN

Copyleft, Open Source, innovazione e creatività alla Sapienza

La Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma, organizza per il giorno 18 marzo alle ore 10:00, un incontro sul tema della creatività nell’era di Internet che affronterà le tematiche del software libero e delle licenze libere per i contenuti creativi.

Durante l’incontro verrà presentato il film* “La Repubblica del Software”, Free, Open Source Software nella Pubblica Amministrazione italiana con interviste a Richard Stallman, Bruce Perens, Renzo Davoli, Salvatore Tucci, Wikimedia, Pietro Folena, Vincenzo Vita, Flavia Marzano, Hacklab Cosenza, Erica Litrenta, Vittorio Pagani.

(via Arturo, che ha anche diffuso un bel comunicato stampa in ASCII art, che però non piace a WordPress)

Io non ci sarò, ma non è una buona scusa per non andarci 😉

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sQuola by

14 Mar
2008

Stamani, mentre mi recavo al lavoro, ho ascoltato la primissima parte di “Radio anch’io” (su Radio1) che parlava della scuola, dei suoi problemi ecc. ecc.

Purtroppo (o per fortuna) sono arrivato al lavoro che il programma era appena iniziato e non l’ho potuto seguire. Tuttavia, tutte le volte che mi capita di assistere ad un dibattito sul tema mi stupisco di come nessuno (o quasi nessuno) tenga presenti i seguenti punti (per me fondamentali):

  • Gli studenti (tutti, nessuno escluso) faranno sempre e solo il minimo indispensabile per raggiungere il voto che si sono prefissati. Se per una esigua minoranza questo è un 8 o un 9 la stragrande maggioranza (inclusa gente notevolmente intelligente) è un 6 risicato. Alzare il livello dell’istruzione quindi vuol dire (anche) richiedere di più agli studenti.
  • In mezzo ad un limitato numero di eccellenze ed un gran numero di mediocrità si annida una quantità di professori assolutamente inadatti al proprio ruolo. Vuoi perché assolutamente incompetenti nella propria materia, vuoi perché assolutamente inadatti al rapporto umano con gli studenti, vuoi perché troppo pigri per organizzare seriamente le proprie lezioni. Non è che si potrebbe inserire un filo di meritocrazia e cacciare a pedate nel sedere quegli insegnanti che non fanno altro che far danni o far disamorare gli studenti alle proprie materie? Magari così si farebbe anche posto a quelche giovane brillante e pieno di voglia di fare.
  • I programmi scolastici sono essenzialmente fermi sin dai tempi della riforma Gentile. Nel frattempo il mondo è cambiato notevolmente, la scolarizzazione ha iniziato ad includere anche le classi meno privilegiate ed il mondo del lavoro ha sempre più fame di ruoli tecnici e di gente che sappia (sul serio) comunicare in una o più lingue straniere. Noi invece siamo fermi ad un liceo classico dove l’inglese lo si studia solo al ginnasio, ad un liceo scientifico dove il latino ha più ore ed importanza dell’inglese (ed anche della matematica, ma questo sarebbe un altrio discorso) e dove l’alfabetizzazione informatica e “scientifica” è a dei livelli che definire ridicoli è un eufemismo.

Io non farò mai il ministro dell’istruzione (e nemmeno il sottosegretario a questo o quello) ma, nel mio piccolo, trovo assurdo che nessuno provi neppure a toccare questi temi.

Neuroni in fuga /3 by

12 Mar
2008

Mia sorella (veterinario) ha studiato all’Università degli Studi di Milano (laureandosi, tra l’altro, con 110 e lode). Durante gli studi ha passato un anno a Madrid in Erasmus e neolaureata è andata in Inghilterra col programma Leonardo. Questo succedeva 3 anni fa..
Invece di fare la fame schiavizzata da qualche altro vet ha deciso di fermarsi in Inghilterra dove attualmente (con meno esperienza, tenuto conto del cambio e del diverso costo della vita) guadagna decisamente più di me.

Marco si è laureato al Politecnico in ingegneria, poi è fuggito in UK per il dottorato in Fisica e ora si sta (moralmente) preparando alla movida e ad arricchire le sue esperienze con una nuova lingua e un nuovo lavoro: fra poco trasloca a Madrid per andare a fare il ricercatore per l’ente nazionale della ricerca spagnolo.

Ai cervelli in fuga sono anche dedicati un blog e un libro: “Scienziati di ventura. Storie di cervelli erranti tra la Sardegna e il mondo” di Andrea Mameli e Mauro Scano (che sta nella mia wish list di anobii da un po’..).

Neuroni in fuga /2 by

12 Mar
2008

Domenica un altro amico parte e va a lavorare all’estero (per la precisione lui va a Londra). Ottimo lavoro, ottimo stipendio. Lui è contento ed io sono contento per lui. Però questo stillicidio di gente che merita e che fugge fuori dall’Italia un po’ mi inquieta.

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Mi preoccupa che si dibatta sull’opportunità di candidare al governo nazionale un personaggio simile.

Mi preoccupa che il dibattito sia incentrato sul suo passato (presente?) di fascista.

Perchè il personaggio in questione ha un ricco passato di condanne, e pure definitive.

Da “Mani Sporche“, Barbacetto-Gomez-Travaglio, pag. 881:

Condannato a tre anni definitivi per il crac da 70 miliardi della Casina Valadier (ricettazione fallimentare) e ad altri quattro e mezzo per il crac Ambrosiano (bancarotta fraudolenta)

da Wikipedia, testo rilasciato sotto licenza GFDL, AA.VV:

Ciarrapico è stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione[1], ridotti in cassazione a 3 anni[2], per gli sviluppi della vicenda «Casina Valadier». Il 18 marzo è stato spiccato nei suoi confronti un mandato di custodia cautelare. E’ entrato a Regina Coeli il 21 marzo e il 24 aprile gli sono stati concessi gli arresti domiciliari.
L’11 maggio viene revocato il mandato di custodia cautelare ma la libertà è breve perché Ciarrapico è di nuovo arrestato e trasferito a Milano, con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti. Dopo sette anni, quindi nel 2000, l’affarista fu definitivamente condannato. Tuttavia venne affidato in ragione della sua età, ai Servizi Sociali.
Condannato anche nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione, ridotti in appello a 4 anni e mezzo[3]. Successivamente gli sono stati condonati 4 anni, e condannato a scontare gli ultimi 6 mesi in “detenzione domiciliare” per motivi di salute[4]. La condanna è stata confermata dalla Cassazione[5]. Non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza.

Non dimentichiamo anche i celebri versi cantati -e censurati- in diretta al concerto del 1 maggio 1991, cioè
“Sabbiature” Elio e le Storie Tese:

E dirò di più,
urliamo anche ti amo a Ciarrapico.
L’attuale presidente della Roma.

E non si capisce come abbia fatto,
lui vendeva il pesce,
c’ha una fedina penale lunga così.
Poi ha conosciuto Andreotti,
è diventato il re delle acque minerali,
ha avuto un prestito da Calvi di 39 miliardi
con cui ha comprato la Fiuggi.
E adesso è il personaggio del giorno
e ha fatto firmare la pace
tra Berlusconi e De Benedetti.
Allora gridiamogli ti amo.

Ti amo Ciarrapico.
Ti amo per quello che hai fatto,
ti amo per l’emissione di assegni a vuoto,
ti amo per la pubblicazione…
per le pubblicazioni oscene,
questo è amore,
e allora lui ha dato amore a noi
e noi gliene diamo a lui.
Urliamogli tutti ti amo Ciarrapico!
One, two, three, four!

Ti amo, ti amo Ciarrapico!
Ti amo Ciarrapico! Ma come no?
Dai in coro: ti amo, ti amo!
Ti amo, ti amo sì ti amo!

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[OT] by

11 Mar
2008

Il titolo del post precedente (come spesso mi capita, ma più altrove che qui) è una citazione.
Sono orgogliosa di consegnare al signor .mau. un milione di punticini per averla colta al volo!

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