Wiki, web2.0, copyright, Wikipedia, Wikimedia, GNU, Creative Commons
continua
Keplero trascrisse l’anagramma come
“SALVE UMBISTINEUM GEMINATUM MARTIA PROLES”
cioè
“Salve, o gemelli furiosi, figli di Marte”.
Tradotto in termini astronomici: “O cavolo, Marte ha due satelliti!”
In una seconda lettera Galileo, evidentemente impratichitosi con gli anagrammi, scrisse:
HAEC IMMATURA A ME IAM FRUSTRA LEGUNTUROY
in un “latinorum” intellegibile dal vago significato di “Queste [cose] non finite sono da me raccolte invano”
Anche Keplero si era impratichito, e tradusse con
“MACULA RUFA IN IOVE EST GYRATUR MATHEM ECC.”
cioè un chiaro
” C’è una macchia rossa su Giove, che gira con moto matematico”.
A qualcuno viene in mente qualcosa dagli studi liceali (magari non Cydonia di cui parleremo un’altra volta)?
Tutto questo tra il 1610 e il 1611.
continua
Comments are closed.