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Chiunque abbia mai avuto la ventura di scrivere in LaTeX si è prima o poi scontrato con l’enorme quantità di simboli disponibili. Certo, un essere umano medio non ha veramente bisogno di tutti i simboli possibili e qualunque editor decente presenta una o più barre dove sono riportati i principali. Tuttavia, se lo usate per sistematicamente, capiterà abbastanza presto che vi troviate a cercare un simbolo che magari scrivete in continuazione quando usate carta e penna ma che non sapete esattamente come far apparire su schermo. Facciamo un esempio: il simbolo di appartenenza ad un insieme (da non confondere con la lettera É›) è molto usato tutte le volte che si parla di matematica ma non ha un nome semplice che ne permetta la ricerca in maniera ovvia; per di più le possibili varianti delle lettera graca epsilon sono tutte leggermente differenti da quello che state cercando. Certo, esiste sempre la tecnica tanto cara agli utilizzatori di Word: prendere la lista completa di tutti i simboli possibili e scorrerla finché non si trova il simbolo giusto. Se lo fate scoprirete che il comando LaTeX per questo simbolo è \in (abbastanza intuitivo e facile da ricordare per dire la verità ). Facciamo però che adesso voi vogliate usare il simbolo che indica che è l’oggetto di destra ad appartenere all’insieme di sinistra (ovvero lo stesso simbolo di prima ma rovesciato); non è un’ipotesi così peregrina. Potete sempre fare un’altra ricerca nella solita lista di tutti i simboli (e scoprire che il comando da usare è \ni) oppure potete usare Detexify.
Detexify è una carinissima utility on-line che vi permette di cercare quale sia il comando LaTeX per il simbolo che vi interessa. Basta disegnarlo (sì, disegnarlo) nel riquadro sulla sinistra dello schermo e tutta una serie di simboli che assomigliano a quello che avete disegnato voi appaiono sulla destra corredati del comando corrispondente. Non importa essere particolarmente precisi quando si disegna: a me è riuscito ad indovinare il simbolo Ï‚Â (che è una variante della sigma, non una ç) nonostante io lo avessi disegnato al contrario. A seconda dei casi il simbolo che cercate potrebbe non essere il primo dei guess ma, almeno nei tentativi che ho fatto io, si trovava sempre almeno nei primi tre. E vi assicuro che io disegno da cani (col mouse disegno da cani2). Certo il meccanismo non è ancora perfetto: ho trovato almeno un caso in cui l’utility non è riuscita a darmi il risultato giusto (ovvero \mathcal{F}) ma si tratta pur sempre di un caso isolato in mezzo ad un mare di successi.
Non ho un’idea precisa di come sia possibile realizzare una pagina web del genere (informatici all’ascolto: voi lo sapete?) ma sicuramente il risultato è notevole.
Aggiornamento: In effetti, sul blog di Detexify, una spiegazione su come funziona c’è. Quando avrò un po’ di tempo me la leggerò.
2 Responses to Alla ricerca del simbolo perduto
peppe
Ottobre 16th, 2009 at 12:21
L’ho provato. Mica male ….
Diego
Ottobre 16th, 2009 at 15:58
Da informatico e matematico all’ascolto posso dire che:
1. Ho perso due ore a fare scarabocchi e ammirare il risultato
2. Non so come possa funzionare un algoritmo del genere: immagino si tratti di un qualcosa di simile agli OCR o ai sistemi di riconoscimento di scrittura che si usavano sui palmari
3. Non riesco a fare la chiave di violino