Niente vaccino. Ci dispiace, sarà per un’altra volta… by

14 Ott
2009

La fretta è una cattiva consigliera. Soprattutto quando si parla di scienza e, ancora di più, quando si parla di trial clinici per dimostrare l’efficacia di un dato medicinale. Fatto sta che lo scorso 24 Settembre è apparso sui giornali (e telegiornali) di tutto il mondo l’annuncio di una rivoluzionaria scoperta per quanto riguarda il vaccino contro l’AIDS (esempio, esempio, esempio, ecc.). Scoprire un vaccino del genere, anche uno con una efficacia limitata, sarebbe un colpo fantastico e, non a caso, i toni sono stati unanimamente eccitati e pieni di speranza.

C’è però un piccolo dettaglio da considerare, ovvero che il vaccino di cui si cantavano le lodi in realtà non funziona. Questa volta non è nemmeno tutta colpa dei giornalisti: in effetti c’è stata una conferenza stampa dove i risultati positivi sono stati presentati al pubblico e (giustamente) i giornalisti si son fidati di quello che gli dicevano gli scienziati. Il problema è che il 24 Settembre l’analisi dei dati non era completa; è vero che la prima analisi dava una riduzione della probabilità di infettarsi del 32% con una confidenza del 95% ( ricordatevi sempre che le analisi statistiche non danno mai certezze ma solo probabilità), ma è una procedura standard rifare i conti escludendo coloro che non hanno seguito in maniera puntuale il protocollo (ad esempio chi si è scordato di prendere il vaccino in una certa data ecc.). Se i risultati positivi reggono anche a questo secondo, e più stringente, round di analisi allora ci si può ragionevolmente fidare, altrimenti no.

Inizialmente i risultati dovevano essere presentati il 20 di Ottobre per avere tutto il tempo di fare la seconda analisi e confermare i dati. Tuttavia in molti avevano paura di una “fuga di notizie” che avrebbe rovinato l’effetto sorpresa e così gli scienziati thailandesi (la ricerca era portata avanti dall’esercito americano in collaborazione con un gruppo di scienziati thailandesi) hanno chiesto di anticipare la conferenza stampa al 24 Settembre. Questa data non è stata scelta a caso, si tratta infatti dell’anniversario della morte del principe Mahidol Adulyadej (padre dell’attuale re di Thailandia) che era un medico (aveva studiato ad Harvard).

Quindi una conferenza stampa fatta di corsa per non rischiare di perdere l’effetto sorpresa dove sono state date al pubblico informazioni incomplete e, in ultima analisi, sbagliate. Un bel pasticciaccio.

(fonte: Science. Via Ocasapiens)

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