Wiki, web2.0, copyright, Wikipedia, Wikimedia, GNU, Creative Commons
Giusto ieri sono finiti i campionati del mondo di atletica leggera. Se escludiamo degli incomprensibili stacchi fatti dalla Rai durante fasi clou delle gare (tipo una pubblicità del digitale terrestre proprio mentre faceva il suo penultimo lancio il campione olimpionico in carica di lancio del peso) devo dire che è stata una visione piacevole. In particolare guardarle su satellite invece che su Rai 2-3 ha aiutato a non perdersi troppi pezzi. Trovo ancora incomprensibile la scelta di affidare gli streaming video a Silverlight (che pone non pochi problemi a chiunque non abbia sul computer un sistema operativo targato Microsfot) e gli steaming audio a RealPlayer (che pone problemi a chiunque indipendentemente dal sistema operativo) ma sospetto che non si possa chiedere a quelli della Rai di capire anche qualcosa di tecnologia.
Comunque sia vorrei far notare la posizione dell’Italia nel medagliere. Notato? Ecco, sì, proprio così. Non compare nemmeno di striscio. Tralasciamo le superpotenze sportive tipo Stati Uniti e Russia. Escludiamo dal computo anche Giamaica e Kenia che praticamente possiedono gran parte delle gare di corsa e troviamo che ai primi posti si trovano la Polonia (che porta a casa anche un record del mondo nel martello femminile), la Germania, l’Etiopia, il Regno Unito, l’Australia ed il Bahrain (alzi la mano chi è in grado di dirmi dove diamine si trova il Bahrain senza consultare wikipedia) tutti con 2 medaglie d’oro. Dei nostri vicini la Spagna porta a casa una medaglia d’oro ed una di broinzo, la Francia un argento e due bronzi, Slovenia e Croazia entrambi un oro, il Portogallo un argento e così via.
Ora, io non credo che la colpa sia degli atleti. Tranne rarissime eccezioni quei poveretti vestiti di Blu Savoia hanno dato il massimo; i commentatori potranno anche fare la faccia triste quando gli italiani arrivavano in sesta o settima posizione ma se un atleta arriva ai mondiali dichiarando che punta ad arrivare in finale quando poi ci arriva il suo l’ha fatto ed è difficile chiedergli di più. Dichiarare, come hanno fatto a più riprese, che la nostra staffetta 4x100m maschile avrebbe battuto Trinidad e Tobago e che se la sarebbe battuta con la Giamaica vuole banalmente dire non rendersi conto della realtà dei fatti.
Non è che magari a qualcuno potrebbe venire in mente di fare una riflessione seria su come viene trattato lo sport in questo paese? Non è che magari qualcuno potrebbe iniziare a riflettere che in Italia a furia di spingere mediaticamente solo su calcio, formula1 e ciclismo stiamo ammazzando tutti gli altri sport?
Comments are closed.