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Si chiama G8 science and technology meeting ed è uno degli incontri preparatori al g8 vero e proprio. In pratica dovrebbe essere un incontro dei ministri che si occupano di ricerca scientifica e tecnologica per discutere problemi globali di lungo periodo come la questione delle energie rinnovabili o del clima. È una di quelle cose che magari riceve poca pubblicità sui giornali ma che dovrebbe mettere insieme scienziati e ministri in modo da organizzare delle strategie a livello mondiale. Non è una cosa strana, meeting di questo genere si tengono prima di ogni G8. Questo poi avrebbe avuto una notevoile importanza perché a dicembre ci sarà la conferenza dell’ONU sul clima.
Dico “avrebbe” perché incontri di questo tipo si svolgono ogni G8 tranne questo. Perché, per motivi imperscrutabili, il governo italiano ha deciso di cancellare questo meeting. Gli altri no, ma questo sì. E non si è degnato nemmeno di dare una motivazione coerente. Le motivazioni addotte sarebbero dei problemi di sicurezza (come mai una conferenza scientifica dovrebbe attrarre più terroristi che una conferenza dove si decidono i destini dell’economia mondiale è, per me, un mistero incomprensibile) e dei problemi a completare per tempo le traduzioni dei documenti ufficiali.
Quest’ultima motivazione è degna di nota: assumiamo che veramente al ministero degli esteri siano così incompetenti da non riuscire a tradurre una serie di documenti dall’italiano all’inglese e viceversa, ecco, io farei carte false per tener nascosta una cosa del genere. Mi vergognerei come un ladro. Invece viene detto come se nulla fosse, come se si trattasse di una cosa normale. Come se non stessimo facendo una figuraccia storica di fronte al mondo intero.
Tralasciamo pure i commenti dei politici nostrani (il premier ce lo ha detto e ridetto che sono frutto di un complotto comunista): quello che mi fa stringere lo stomaco è sapere che James Wilsdon della Royal Society si dica “stupito e dispiaciuto”. Wildson è un diplomatico consumato e per di più un perfetto inglese, non si lancerebbe mai in affermazioni meno che impeccabili. La traduzione per comuni mortali di quello che ha detto però suona un po’ come “Ma che fanno questi? Si sono bevuti il cervello o cosa?”.
Un’altra cosa che mi fa accapponare la pelle è il fatto che il Ministero dell’Educazione (ovvero la Gelmini) non si sia degnato di rispondere alle mail o alle chiamate da parte di Nature. Non stiamo parlando di Novella2000, qui si tratta di una delle più prestigiose riviste scientifiche a livello mondiale. Come ti viene in mente di non rispondere?
(fonte Nature, via OcaSapiens)
1 Response to Cancellazioni a caso
L’Italia e la terra bruciata intorno | L'Olandese volante
Settembre 14th, 2009 at 09:04
[…] e tecnologia, giocandosi probabilmente gli ultimi brandelli di credibilità in questo campo. L’articolo di J_B a riguardo è piuttosto agghiacciante: come può avere peso un Paese che è tanto miope sul […]