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Per un ministero che (probabilmente) scompare, ossia quello di Gianfranco Rotondi, detentore dell’“attuazione del programma di Governo”, un altro (probabilmente) nasce. Infatti, è pronta l’istituzione del dicastero competente sul Turismo.
Non capita spesso vedere la costituzione di una nuova entità dopo un anno dalla formazione dell’Esecutivo. Circostanza particolare. Comunque sia, alla scrivania del nuovo ministero siederà uno dei sottosegretari alla Presidenza del Consiglio. Che, guarda caso, dispone già della “delega al Turismo”. Per chi non l’avesse capito, il futuro Ministro altri non è che Michela Vittoria Brambilla. Potenziale quinta donna del “Berlusconi IV”.
Come prassi vuole, è doveroso ripercorrere le tappe che hanno portato la Brambilla al CdM.
Animalista convinta, laureata in lettere e filosofia, madre non sposata ed erede di una famiglia di industriali dell’acciaio, è stata presidentessa dei Giovani Imprenditori della Confcommercio fino alla discesa in campo a fianco di Berlusconi nel 2006. Si mette in evidenza in ambito politico rivolgendosi ai giovani e fondando i “Circoli della Libertà ” con la relativa emittente satellitare. Inoltre, ebbe il merito di depositare il simbolo del PdL.
In seguito alle vincenti elezioni anticipate del 2008 per il centro-destra, alcuni giornali indicarono la rossa Michela, nominata deputato in Emilia Romagna (regione a cui è legata; la madre è originaria di Cesenatico), come papabile ministro. Tuttavia ebbe in offerta “solo” la poltrona da sottosegretario. Per questo motivo, Striscia la Notizia non tardò a consegnarle il Tapiro d’oro.
Sciaguratamente, la Brambilla è stata notata, soprattutto dall’ (ehm) elettorato maschile, per la mostra dell’autoreggente nel salotto buono di Raiuno; meno per i meriti politici. Non una novità : come dichiarò quasi 5 anni fa a Sabelli Fioretti è stata modella per una nota azienda di intimo e negli anni ’80 partecipò a Miss Italia con la fascia di Miss Romagna: niente male per una che è nata nei pressi di Lecco con quel cognome. In quel di Salsomaggiore conobbe Giorgio Medail e, nel 1991, mise su la trasmissione “I misteri della notte” su Canale 5. Divenne così l’antesignana dell’odierna “Diavolita“, in pratica. Gli amanti dei dettagli potranno notare che il colore dei capelli era lo stesso di Melita.
Ciò dimostra che anche Michela Vittoria Brambilla potrebbe far parte della categoria “veline” tanto stigmatizzata da parte del PdL che la accoglie e dalla Signora Berlusconi nei giorni scorsi. Qualcuno si è dimenticato che, prima delle misconosciute Barbara Matera e Angela Sozio (per citarne due), anche Mara Carfagna (Ministro delle Pari Opportunità ) era reduce da una parentesi che partiva da Miss Italia e finiva a “Piazza Grande” da Magalli, con calendari nel mezzo.
Le voci sulla “promozione” della Brambilla erano note già da gennaio e verosimilmente affiancherà nelle riunioni governative la sua ex collega nel mondo dello spettacolo. Con ulteriore consumo di risorse economiche per la gestione del nuovo dicastero.
Cavolo, sono bastati il terremoto in Abruzzo, la cosiddetta “febbre suina”, Grandi Fratelli e X Factor vari per far dimenticare che una crisi economica è in atto?
Giustamente, gambe in mostra e labbra carnose sono garanzia di ottimismo.
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