Oltre- by

29 Apr
2009

Mia cuggina quest’estate torna (c’è già stata l’anno scorso) in America per un altro mese per fare una full immersion d’inglese. Quest’anno invece di salassarsi e basta, sta cercando un lavoro là. Poiché ha due diplomi come maestra (fioretto, sciabola e spada, se ben ricordo) e sono più di dieci anni che insegna in varie palestre, sta mandando mail a tutte le palestre che trova in rete, chiedendo se sono interessati.
Ieri sera mi telefonava preoccupata dei possibili strafalcioni nelle mail e trasmettendomi l’ansia della (mancata?) risposta. Stamattina ha già tre risposte: una chiede il cv, l’altra si scusa perché non riesce a rispondere subito perché sono in trasferta per una gara in un altro stato ma promette di rispondere a breve e il terzo, una palestra universitaria, si dice spiacente di non avere fondi per assumerla e le consiglia due palestre nei dintorni a cui rivolgersi (fornendo link, indirizzo email e alcune altre info).

Mi viene spontaneo chiedermi cosa succederebbe al contrario, se un americano cercasse un lavoretto estivo in Italia.. e mi torna in mente quel che annotava (sulla sua pelle!) qualche giorno fa G.

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