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Adatto da un mio commento su nFA:
Caso n.1 : Benedetto XVI (o chi per lui) dichiara che “mangiare carne il venerdì va contro gli insegnamenti della chiesa. Il buon cattolico timorato di Dio quindi si dovrà astenere dal mangiar carne il venerdì”.
Caso n. 2 : Benedetto XVI (o chi per lui) dichiara che “mangiare carne il venerdì va contro gli insegnamenti della chiesa. Nessuno, cattolico o meno, dovrebbe mangiare carne il venerdì perché la fede cattolica è l’unica vera fede”.
Caso n. 3 : Benedetto XVI (o chi per lui) dichiara che “mangiare carne il venerdì va contro gli insegnamenti della chiesa. Lo stato italiano dovrebbe fare una legge che vieti esplicitamente di mangiare carne il venerdì con sanzioni più o meno gravi per chi contravviene”.
Caso n. 4 : Benedetto XVI (o chi per lui) dichiara che “mangiare carne il venerdì va contro gli insegnamenti della chiesa. Chiunque si nutra di carne il venerdì (o anche solo pensi di farlo) è un abominio verso Dio e verso l’umanità . Verranno fatte manifestazioni pacifiche davanti alla casa di tutti coloro che si macchiano di un ‘si grave peccato”.
Caso n. 5 : Benedetto XVI (o chi per lui) dichiara che “mangiare carne il venerdì va contro gli insegnamenti della chiesa. Chiunque si nutra di carne il venerdì (o anche solo pensi di farlo) è un abominio verso Dio e verso l’umanità e verrà condannato dalla morale pubblica (che noi e solo noi, in quanto detentori della vera fede, rappresentiamo). Questi luridi peccatori verranno insultati pubblicamente e, appena passa la legge che la nostra attività di lobbying sta facendo rapidamente procedere in parlamento, verranno lapidati sulla pubblica piazza”.
Direi che nessuno metta in dubbio la libertà della chiesa (cattolica o meno, ma anche dei buddisti, dei musulmani ecc) di esprimere la loro opinione su come i fedeli debbano condurre le loro esistenze (ovvero il caso 1). Già però il caso 2 mi dà un po’ fastidio. Il problema è che oramai il caso 3 e 4 vengano dati come assodati e considerati come sintomo di “libertà “. Ancora più preoccupante è che si stia correndo di gran lena verso il caso 5.
Da bambino mi insegnavano che “la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri”. Le leggi servono a organizzare la vita comune, non a schiacciare e cancellare le libertà individuali. Ma pare che in un qualche momento questo concetto, che a me pare autoevidente, sia scomparso dalla circolazione.
5 Responses to Libertà di opinione
s.l'i
Febbraio 12th, 2009 at 14:39
Figliolo
Nessuno ti priva della libertà di ”opinione”.
Purchè resti solo opinione e non diventi qualcos’altro. :p
Giuseppe
Febbraio 13th, 2009 at 08:52
La tua libertà finisce dove inizia quella degli altri. Solo che gli altri si prendono molte libertà .
Il problema nasce da chi implementa limitazioni di libertà conto terzi, soprattutto perché i terzi spesso non sono facilmente identificabili grazie a abiti vistosi e un forte accento tedesco.
G.
Febbraio 13th, 2009 at 12:17
La libertà di parola è inversamente proporzionale all’ascolto che si ottiene.
G.
Febbraio 13th, 2009 at 12:24
No. Mi dissocio. Ci ho ripensato.
A giudicare da come vanno le cose da un po’ di tempo di qua, la libertà di parola è diventata direttamente proporzionale all’ascolto che si ottiene.
Accelerix
Febbraio 24th, 2009 at 08:32
D’altronde nel ‘Paese delle Libertà ‘ ognuno è libero di fare come meglio crede, dal passare con il semaforo rosso al parcheggiare in doppia fila, dell’evadere le tasse al guardare solo ai propri (e della famiglia) interessi fregandosene, o meglio, calpestando quelli collettivi etc. Poi un giorno, ci si accorge che anche il nostro prossimo, che vive naturalmente anche lui nel ‘Paese delle Libertà ‘, ha interpretato esattamente come noi il concetto di libertà , e lo ha interpretato talmente bene che la cosa comincia a preoccuparci, perché pare che il suo concetto di libertà , a volte, valga più del nostro, anzi, comincia un po’ a sovrapporsi con la mia libertà (direi un po’ troppo). Per fortuna però che siamo nel ‘Paese delle Libertà ‘, il che mi dà la possibilità di far valere le mie ragioni liberamente, ma anche il mio prossimo può far valere le sue ragioni, ma se io sono più forte, le mie ragioni e quindi la mia libertà sono sicuramente più forti. Insomma siamo tornati un po’ indietro, quando si era più liberi (e non lo sapevamo), prima ancora che venisse fuori questo concetto anomalo che è la democrazia, che ormai, è dimostrato, è un’idea decisamente superata. In Italia almeno, che da questo punto di vista è all’avanguardia, siamo ben oltre questi vecchi schemi. Tutti gli italiani hanno brillantemente superato la democrazia, e anche se qualche sacca di resistenza è ancora presente, presto anche lì prevarranno le nuove idee di libertà . E’ bello vivere nel ‘Paese delle Libertà ‘!