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Riassunto delle puntate precedenti:
L’Università degli Studi di Firenze è al collasso economico. Peggio di noi credo sia messa solo l’università di Siena. I motivi del collasso sono molti: non ultime una lunga serie di scelte di edilizia universitaria che definire avventate è poco (ad esempio quel teatro dell’assurdo che è stata la realizzazione della mensa studentesca del polo di Scienze Sociali di Novoli). Magari non sarà tutta tutta colpa sua ma a capo dell’università c’è il “magnifico rettore” Augusto Marinelli ed il capo ha sempre (o almeno avrebbe in un luogo dove la logica regnasse sovrana) una parte consistente della responsabilità .
In seguito alla celebre (o infame, decidete voi) legge Gelmini adesso le università possono trasformarsi in fondazioni private. Cosa hanno deciso allora i volponi di turno? Che l’università di Firenze si trasformerà sì un fondazione, ma sarà una fondazione essezialmente in mano alla regione Toscana e quindi a controllo politico e non spinta da una sana competizione economico/scientifica (che sarebbe l’unico vantaggio teorico di una fondazione). Come ciliegina sulla torta a capo di questa fondazione (3 fondazioni per la verità , a noi piace renderci la vita complicata) chi ci metteranno? Vediamo se indovinate.
Bravi! Precisamente il colpevole (o almeno uno dei principali indiziati) dell’attuale sfascio economico dell’ateneo fiorentino.Augusto Marinelli. Ovvio no?
(fonte)
1 Response to Ovvio no?
s.l'i
Gennaio 29th, 2009 at 16:02
Lo scopo del pullulare di Fondazioni è la gestione dei soldi secondo il diritto privato anzichè 2° le regole che vincolano gli enti pubblici (gare, appalti, concorsi…).
In parole povere l’appalto lo puoi dare a tuo fratello senza che nessuno possa a venirti dire nulla, allo stesso modo in cui nessuno ti dice niente se l’insalata la compri qui o lì.
Ed è irrilevante che in realtà i soldi vengano in realtà scuciti dalla regione.
Chiaro no?