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Che il livello medio dell’informazione in Italia non fosse proprio altissimo già lo sapevamo. Ma adesso pare che per sapere le notizie di politica interna sia necessario andare a scomodare Nature (che, di suo, si occuperebbe di tutt’altro).
La notizia compare in un editoriale del 7 agosto (Clean hands, please) e, per quanto mi è dato sapere, raggiunge il popolo italico tramite il sempre ottimo blog di Marco Cattaneo su Le Scienze (al cui commento vi rimando per gli approfondimenti).
Il riassunto è questo: l’AIFA è un’agenzia autonoma creata nel 2004 con lo scopo di supervisionare la registrazione e l’uso dei medicinali in Italia. Fino a poco tempo fa a capo dell’AIFA c’era Nello Martini, il quale pare abbia ridotto i prezzi dei medicinali del 15% in 4 anni. Poi però Martini resta coinvolto in uno scandalo sul mancato aggiornamento di alcuni foglietti illustrativi riguardo agli effetti collaterali dei farmaci.
Lo scandalo è una bolla di sapone e si risolve con delle minime riformulazioni dei foglietti illustrativi. Tuttavia Martini viene licenziato ed al suo posto viene messo Guido Rasi (in quota AN). Ed il potere di decidere quali sono i prezzi dei medicinali viene avocato dal ministero della salute (nella persona di Maurizio Sacconi).
Fin qui le notizie erano più o meno arrivate anche a noi tramite i canali standard (radio, giornali, tv). La parte interessante di questo giochino è che la moglie del ministro Sacconi sarebbe la signora Enrica Giorgetti, direttore generale di Farmindustria. Risultato? Prima a decidere i prezzi dei farmaci era un organo indipendente, ora è il marito del direttore della lobby delle industrie farmaceutiche.
A casa mia questo si chiama conflitto di interessi.
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